PERCHE’ LA BARACA? STORIA DELLA FILODRAMMATICA Sul finire della seconda Guerra Mondiale don Domenico Redolf, collaboratore del parroco di Martignano don Leone Serafini, e responsabile dell’attività giovanile del paese, sensibilizzò la nascita di una piccola filodrammatica. Si formava così un gruppo teatrale misto; fino a quel momento la recitazione era un’ esclusiva maschile. Terminata la guerra erano rimaste due baracche della “Flack”, organizzazione antiaerea dell’esercito tedesco. Don Leone Serafini ottenne il permesso di smontare una baracca e rimontarla nel piazzale della Casa Parrocchiale. A quell’operazione partecipò gran parte della popolazione. La baracca fu adibita a sede della filodrammatica che per questo motivo ne prese anche il nome, a teatro e a sala riunioni del paese fino al 1960, anno della sua demolizione. L’attività della filodrammatica venne sospesa fino al 1975, quando si ottenne il permesso di utilizzare il teatro delle Missioni Africane, attualmente sede del quotidiano L’Adige. Nel 1983 si potè usufruire del nuovo teatro parrocchiale. In tutti questi anni si susseguirono prove e rappresentazioni di oltre 50 commedie. Oggi i tempi sono cambiati, i giovani filodrammatici recitano in italiano. Ricordiamo le ultime commedie come “I due signori della signora“ di F. Bandera, “La strana coppia” di N. Simon, “Provaci ancora Sam” di W. Allen,
“Il Buon Rifugio”
di M. Frame e “Il ritorno del simpatico zio Parroco, monsignore ma non troppo” di F. Roberto. Guidati dalla passione comune per il teatro speriamo di ricevere e dare soddisfazioni e tanto divertimento. Filo “La Baraca” Intervista a Bruno Scarpari pubblicata su l'Adige Venite a trovarci a teatro, sarà una bella serata per Voi e per noi! (appuntamenti)
|